Il nostro sistema solare ha avuto origine circa 4,6 miliardi di anni fa.
Si può affermare questo, grazie alla misura delle sostanze radioattive trovate in alcuni meteoriti, che forniscono una stima molto affidabile.
L'incertezza dovrebbe essere solo di un centinaio di milioni di anni, un periodo di tempo tutto sommato abbastanza breve rispetto all'universo che dovrebbe avere circa 15 miliardi di anni.
Oggi l'ipotesi più accreditata e concordemente accettata sulla nascita del sistema solare è la
teoria dell'accumulazione secondo cui, circa 5 miliardi di anni fa, il
Sole e gli altri corpi del sistema solare si formarono contemporaneamente all'interno di una
"nebulosa primordiale" di gas e polveri, dotata di un lento moto di rotazione su se stessa.
Questa nebulosa primordiale aveva una temperatura molto bassa ed era costituita da
idrogeno, da
elio, da una grande varietà di
elementi chimici più pesanti e da
polveri.
Circa 5 miliardi di anni fa al centro della nebulosa si sarebbe creata una parte più densa e di conseguenza la nube, sotto la spinta della forza gravitazionale, avrebbe cominciato a contrarsi.
La
nebulosa primordiale, quindi, come conseguenza di queste perturbazioni gravitazionali, ad un certo punto avrebbe cominciato a collassare su se stessa e la sua velocità di rotazione andò aumentando mano a mano che le particelle di materia andavano
"ammassandosi" verso il suo centro, dando origine al
Sole.
Per effetto della rotazione, la nube cominciò ad assumere anche la forma di un
disco appiattito, al cui centro andava accumulandosi la maggior parte della materia originaria, mentre la materia residua andava condensandosi in una serie di anelli periferici ruotanti intorno al centro.
Negli anelli periferici si formarono
i pianeti, come risultato di una complessa sequenza di processi di accumulazione e di aggregazione di polveri e di gas, dapprima in
piccoli granuli e via via in
corpi di massa maggiore (planetesimi): questi, attraendosi gravitazionalmente, formarono ammassi maggiori, i futuri pianeti.